Dalla mostra: "ORO INCENSO MIRRA"
ORO
Risalendo alla natura del metallo che in questa esposizione ho accomunato ai lavori di Paola Marangon, ho trovato facili sintonie fra i due elementi. L'oro puro si presenta come un metallo lucente di colore giallo, assai tenero, duttilissimo ed estremamente malleabile.
Tra le sue sorprendenti caratteristiche troviamo che l'oro è un ottimo conduttore del calore, e quindi?
L'ORO di Marangon cos'è?
Sono tonalità eleganti, ferme, che tendono appunto a quella bellezza sottile tipica della regalità. La nobiltà del metallo non si traduce in spettacolari effetti speciali, piuttosto è un qualcosa di suggerito, calmo come acqua di lago, forte come lo sguardo dell'aquila quando vede l'uomo conquistare la vetta.
"Armonie della natura" ci conduce, con mano sapiente, ai temi cari all'artista, a una natura non ancora ribellata, che tiene allacciato il rapporto con l'Uomo e considera tutto questo un valore. Paola Marangon ne è testimone e a sua volta ne racconta la bellezza con uno sguardo semplice e felice.
Non è cosa da poco, soprattutto la semplicità oggi è una cosa complicata. Per raggiungerla dobbiamo sempre scavalcare ostacoli che la contemporaneità ci mette sulla strada con ostinata persistenza, ma Paola riesce nell'intento di caricare di Verità ogni suo dipinto. Vedere i quadri di Paola Marangon ci suggerisce l'esperienza del dono, visioni regalate al mondo con lo stesso sorriso autentico che l'artista disegna sul volto quando ti parla con pudore dei suoi lavori.
Quasi non fosse sicura che il dono che ci fa della sua arte non sia una sorprendente come la pepita dorata trovata nel fiume, dopo avere setacciato il fondo tutto il giorno.
Paola vicina alla tradizione veneta nei colori delle vedute, nei soggetti delle nature morte.
….riflette quell’attenzione particolare verso la realtà della campagna che fino agli anni ’50 ha avuto un ruolo reale nei nostri territori: la squadratura dei campi, i filari, i corsi d’acqua, la natura e le stagioni, la semplicità, riflettono questo percorso della storia…Nella pittura di Paola si ritrova quel suo mondo preciso e pulito, dove il segno è ben squadrato, gli spazi allineati in un distinguo di superfici e di elementi, i colori caldi aranciati armonizzano con i tagli dei verdi e dei gialli, nei paesaggi le sfumature si fanno più intense, accompagnando il sopore dei luoghi, la calma delle campagne, la quiete della natura in un’armonia dell’animo. ….Paola rappresenta un itinerario di esperienze e di cultura, dove ogni opera diventa la tappa di un momento che compone la storia quotidiana, ma anche la testimonianza storica del nostro vissuto.
In Paola la realtà è ambiente, e interpretazione del territorio, della casa, dei ricordi, dei sogni che s’intrecciano in simboli affettivi, in legami vissuti,nelle stagioni, nella delicatezza di un fiore, di un oggetto che ha lasciato un segno. Paola si accosta alla realtà dei colori li delimita con la precisione del segno, con l’abilità di costruire gli accostamenti dei soggetti che la portano a condividere un’emozione.
Nei paesaggi il suo realismo è dettato dal particolare momento della stagione, dalle trasparenze e cerca proprio quelle sensazioni che toccano l’animo. …..le composizioni floreali sono contraddistinte dall’armonia cromatica del momento.
Una pittura ricca di atmosfera che l'artista ha coltivato e perfezionato unendo l'innata sensibilità per le forme e il colore alla tecnica. Un modo di interpretare la realtà che di volta in volta si arricchisce di nuove suggestioni suggerite, dalle ore, dalle stagioni, dalla luce, ma anche dagli stati d'animo. Una tappa di quel percorso di approfondimento che nell'arte, quella vera, non ha fine.
« una luce chiara avvolge i volumi di una natura silenziosa; oltre il tempo nello spazio misterioso dell'arte essa vive una seconda vita e i colori si accordano con i bianchi splendenti: fiori, frutti, vasi, bottiglie diventano poetiche figure umane, parlano tra loro..
le distese dei campi e case innevate; il verde tenero delle primavere, il colore della luce estiva e il giallo dorato dell'autunno».
« dolcezza di toni, armonia costruttiva, freschezza di tocco unita ad una lucida compostezza formale. Questi i dati che emergono immediatamente nella sua arte che interpreta finemente le suggestioni della natura con il rigore della forma e alio stesso tempo con l'entusiasmante esperienza istintuale del colore Questo felice connubio viene condotto con coerenza attraverso l'interpretazione dei temi visti e amati rivisitati con un animo che esalta la bellezza del soggetto».
«...con il suadente gioco delle luci che "accendono e smorzano" le volute tonalità delle ricercate ed amalgamate mescole cromatiche, Paola Marangon "accorda" la dolcezza stemperata in una armonica e naturale composizione con il rigore della forma nelle distese campiture sia nella rappresentazione dei verdi campi, delle innevate case, degli usati oggetti,della rigogliosa o deperita frutta, delle cose di ogni giorno; di esse riesce ad evidenziare gli aspetti che comunicano la malia per i suscitati ricordi, per gli inespressi desideri, per le assonanze fantastiche od oniriche. I colori dei fondi ne stagliano i primi piani e conferiscono rilievi plastici che fanno emergere, in quanto rappresentato, illusorie volumetrie rese quasi palpabili».
L'artista trevigiana interpreta magistralmente, con notevole competenza sia cromatica che formale, agresti paesaggi e nature inanimate. Sono figurazioni lontane dal caos e dal frastuono di una modernità distruttiva, vicine a una realtà naturale, dove i silenzi, i profumi, i frammenti di fuggevole tempo diventano linfa vitale.
L'artista ferma con incommensurabile dolcezza immagini di pacato equilibrio donandoci istanti di sensibilissima e raffinata poesia.
...armonia di colori e ricerca di delicatezze "atmosferiche", ciò avviene sia nelle nature morte così ben orchestrate, sia nei paesaggi soffusi di dolce tonalismo.
Una pittrice che nei suoi splendidi dipinti racconta, con profondo amore per la natura, la nostalgia delle cose da lei viste attraverso i sentimenti dell'anima. Ci delizia, con il suo raccolto intimismo, di atmosfere dolcemente sublimate dal colore e dalla luce in un canto poetico.
Paola Marangon ci porta a recuperare dentro i suoi paesaggi e le sue nature morte, l’impasto materico di un Barbisan, la delicatezza agreste e il colore di certe atmosfere Collettiane o la selezione delle zone cromatiche diversificate di Renato Nesi. Il tutto però ri-impastato in una atmosfera personale, proiezione dell’anima delicata e sensibile dell’autrice.
Negli spazi paesaggistici di Paola Marangon è sempre riflesso il senso della dolcezza, si direbbe quasi dell’attesa e dell’abbandono ai grandi misteri della natura di cui percepisce gli aspetti più significativi soprattutto ispirandosi alla campagna e alle declinanti colline della terra Trevigiana. Una sorta di costante colloquio in quanto la circonda e l’attrae che si anima nei suoi dipinti, specie quelli di piccolo formato, che divengono preziose miniature.
…dal rapporto emozionale tra colore e luce nasce un gioco tonale che esalta, specie le immagini paesaggistiche e di natura morta, avvolgendole in atmosfere rarefatte, in cui i colori stessi divengono evocativi dei luoghi e delle cose della sua ispirazione…
Paesaggi e nature morte sono i tempi preferiti. In alcune opere traspare, la derivazione, direi l'insegnamento di una visione poetica e materica del grande maestro Giovanni Barbisan. In Paola la ricerca pittorica si fa costante nel problema della luce, ecco perché osservando le sue tele si nota una profondità prospettica, soffusa da una velata luce poetica e coloristica...